Papa Francesco: attenti ai venditori di fumo

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Papa Francesco all'Angelus

Papa Francesco nell’Angelus di domenica 17 febbraio 2019, in piazza San Pietro, commentando il Vangelo del giorno (Lc 6,17.20-26), ha invitato a riflettere sul senso profondo dell’avere fede, che consiste nel fidarci totalmente del Signore, abbattendo gli idoli mondani per aprire il cuore al Dio vivo e vero.

Quel “guai a voi” presente nelle beatitudini di Luca – ha detto il Papa – è rivolto a quanti oggi se la passano bene, per svegliarli dal pericoloso inganno dell’egoismo e aprirli alla logica dell’amore, finché sono in tempo per farlo.

“Le Beatitudini di Gesù – ha continuato Francesco – sono un messaggio decisivo, che ci sprona a non riporre la nostra fiducia nelle cose materiali e passeggere, a non cercare la felicità seguendo i venditori di fumo – che tante volte sono venditori di morte – i professionisti dell’illusione. Non bisogna seguire costoro, perché sono incapaci di darci speranza”.

Fare attenzione ai venditori di fumo: è un avvertimento che il Papa ha ripetuto più volte nel corso del suo pontificato, soprattutto quando davanti a lui c’erano giovani.

No ai giovani in pensione

In Polonia, durante la XXXI GMG, nel suo discorso al Parco Jordan a Błonia, si rivolge proprio ai giovani dicendo che una delle cose che lo addolorano di più è incontrare giovani che sembrano pensionati prima del tempo. “Fa pensare – dice il Papa – quando vedi giovani che perdono gli anni belli della loro vita e le loro energie correndo dietro a venditori di false illusioni – ce ne sono! – (nella mia terra natale diremmo “venditori di fumo”) che vi rubano il meglio di voi stessi. E questo mi addolora. Io sono sicuro che oggi fra voi non c’è nessuno di questi, ma voglio dirvi: ce ne sono di giovani pensionati, giovani che gettano la spugna prima della partita, ci sono giovani che entrano nella vertigine con le false illusioni e finiscono nel niente”.

Il diavolo è un venditore di fumo

Chi è il venditore di fumo? Papa Francesco lo dice chiaramente in Paraguay, durante il suo Viaggio Apostolico. Nell’incontro con i giovani, sul lungofiume “Costanera” ad Asunción, dice:

“Nella Bibbia, il demonio viene chiamato il padre della menzogna. Quello che ti prometteva, o meglio ti faceva credere che facendo determinate cose saresti felice. E poi ti rendevi conto che non eri per niente felice, che eri andato dietro a qualcosa che lungi dal procurarti la felicità, ti ha fatto sentire più vuoto, più triste. Amici: il diavolo è un “venditore di fumo”. Ti promette, ti promette, ma non ti dà nulla, non mantiene mai nulla di ciò che promette. È un cattivo pagatore. Ti fa desiderare cose che non dipendono da lui, che tu le ottenga o no. Ti fa riporre la speranza in qualcosa che non ti renderà mai felice. Questo è il suo gioco, la sua strategia. Parlare molto, promettere molto e non fare nulla. E’ un gran “venditore di fumo” perché tutto quello che ci propone è frutto della divisione, del competere con gli altri, dello schiacciare la testa agli altri per ottenere le nostre cose. È un “venditore di fumo” perché, per raggiungere tutto questo, l’unica strada è mettere da parte i tuoi amici, non sopportare nessuno. Perché tutto si basa sull’apparenza. Ti fa credere che il tuo valore dipende da quanto possiedi.

Gesù ci indica una via che è vita e verità

Al contrario – continua Francesco – abbiamo Gesù, che ci offre il suo gioco. Non ci vende fumo, non ci promette apparentemente grandi cose. Non ci dice che la felicità si trova nella ricchezza, nel potere, nell’orgoglio. Al contrario. Ci mostra che la strada è un’altra. Ci indica una via che è vita e verità. Egli è la grande prova di questo. È il suo stile, il suo modo di vivere la vita, l’amicizia, la relazione con il Padre. Ed è ciò a cui ci invita. A sentirci figli. Figli amati”.

L’unica forza del cristiano è il Vangelo

Dove trovare la forza nei momenti di difficoltà, quando il senso di abbandono sembra prendere il sopravvento? Nel bel mezzo del turbine – ha ricordato Papa Francesco nell’Udienza generale del 28 giugno 2017 in piazza San Pietro – “il cristiano non deve perdere la speranza, pensando di essere stato abbandonato. Gesù rassicura i suoi dicendo: «Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati» (Mt 10,30). Come dire che nessuna delle sofferenze dell’uomo, nemmeno le più minute e nascoste, sono invisibili agli occhi di Dio. Dio vede, e sicuramente protegge; e donerà il suo riscatto. C’è infatti in mezzo a noi Qualcuno che è più forte del male, più forte delle mafie, delle trame oscure, di chi lucra sulla pelle dei disperati, di chi schiaccia gli altri con prepotenza… Qualcuno che ascolta da sempre la voce del sangue di Abele che grida dalla terra”.

“I cristiani – ha aggiunto il Papa – devono dunque farsi trovare sempre sull’“altro versante” del mondo, quello scelto da Dio: non persecutori, ma perseguitati; non arroganti, ma miti; non venditori di fumo, ma sottomessi alla verità; non impostori, ma onesti”.

Come combattere contro questi venditori di fumo? Con il coraggio, come ha detto Papa Francesco a Genova al Santuario della Madonna della Guardia, il 27 maggio 2017, il coraggio di cercare la verità.

 

In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone.

Ed egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:

«Beati voi, poveri,

perché vostro è il regno di Dio.

Beati voi, che ora avete fame,

perché sarete saziati.

Beati voi, che ora piangete,

perché riderete.

Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo.

Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo.

Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.

Ma guai a voi, ricchi,

perché avete già ricevuto la vostra consolazione.

Guai a voi, che ora siete sazi,

perché avrete fame.

Guai a voi, che ora ridete,

perché sarete nel dolore e piangerete.

Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi.

Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti. (Lc 6,17.20-26)

Mauro Monti
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