I capolavori del d’Orsay e voi
Non vi dovete scusare se al momento del click eravate lì perché è voi che volevo fotografare, proprio davanti a quel quadro. Che senso ha fotografare un dipinto del quale in rete si possono trovare scatti anche in alta risoluzione? Io sono alla ricerca di uno sguardo, attento o distratto, rapito o annoiato.
In pratica cerco quello stesso sguardo che farei io, o qualcosa di simile ma comunque vero. Vorrei portarmi a casa quello che quel dipinto o opera d’arte provoca negli occhi degli altri e di riflesso anche nei miei.
Quell’impossessarsi della prima fila, di quel metro davanti alla tela, di quei minuti che sono solo vostri mentre scannerizzate con lo sguardo quei colori, cercando di memorizzare ogni singola emozione.
O la velocità con la quale passate da una tela all’altra, cellulare alla mano, pronti ad allungare il braccio per superare l’ostacolo o per scattare un selfie con Van Gogh, mettendo una spunta sull’elenco dei capolavori da non perdere.
La cornice è il campo del mio mirino con tutto quello che c’è dentro. Quella è l’opera che cerco: l’uomo e la donna nudi di fronte al capolavoro, ingombranti eppure invisibili davanti a tanta bellezza ma necessari per dare carne e respiro alla storia ed evitare che quelle sale siano solo cimiteri del colore.
E dunque no, non vi scusate di essere passati proprio mentre stavo scattando, perché è anche voi che volevo fotografare. Grazie
- Fingernails. Il vero amore? Sulle dita di una mano - 27 Febbraio 2024
- Dybala meglio di Goethe, il suo Inno d’amore a Roma - 26 Febbraio 2024
- Seme di libertà - 22 Gennaio 2024