Omelia di Papa Francesco del 24 aprile 2017 – Il Verbo si è fatto carne, non si è fatto idea o legge
Papa Francesco è tornato oggi, 24 aprile 2017, dopo le Festività pasquali, a celebrare pubblicamente la Messa mattutina a Santa Marta. Nell’omelia il Santo padre ha parlato della concretezza della fede, che ribadiamo ogni volta che recitiamo il Credo, una concretezza che porta alla franchezza, alla testimonianza fino al martirio, senza compromessi o idealizzazioni. Il Verbo si è fatto carne e non legge, come invece predicavano i farisei al tempo di Gesù e la Chiesa stessa in tante occasioni lungo tutta la storia; siamo chiamati a seguire la voce dello Spirito senza compromessi – ha detto Francesco – senza rigidità, “con la libertà di annunciare Gesù Cristo come Lui è venuto: in carne”.
Questa è la trascrizione:
“Alle volte noi dimentichiamo che la nostra fede è concreta: il Verbo si è fatto carne, non si è fatto idea: si è fatto carne. E quando recitiamo il Credo, diciamo tutte cose concrete: ‘Credo in Dio Padre, che ha fatto il cielo e la terra, credo in Gesù Cristo che è nato, che è morto …’, sono tutte cose concrete. Il Credo nostro non dice: ‘Io credo che devo fare questo, che devo fare questo, che devo fare questo o che le cose sono per queste …’: no! Sono cose concrete. La concretezza della fede che porta alla franchezza, alla testimonianza fino al martirio, che è contro i compromessi o la idealizzazione della fede”.
“E così erano ingabbiati in questa mentalità razionalistica, che non è finita con loro, eh? Perché nella storia della Chiesa tante volte, ma, la Chiesa stessa che ha condannato il razionalismo, l’Illuminismo, poi tante volte è caduta in una teologia del ‘si può e non si può’, ‘fino a qui, fino a là’, e ha dimenticato la forza, la libertà dello Spirito, questo rinascere dallo Spirito che ti dà la libertà, la franchezza della predica, l’annuncio che Gesù Cristo è il Signore”.
“‘Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va. Così è chiunque è nato dallo Spirito’: sente la voce, segue il vento, segue la voce dello Spirito senza conoscere dove finirà. Perché ha fatto un’opzione per la concretezza della fede e la rinascita nello Spirito. Il Signore ci dia a tutti noi questo Spirito pasquale, di andare sulle strade dello Spirito senza compromessi, senza rigidità, con la libertà di annunciare Gesù Cristo come Lui è venuto: in carne”.
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